MONTAGGIO VIDEO
Questi programmi lavorano sulle sequenze di fotogrammi che costituiscono un filmato. In formato televisivo (PAL) ci sono 25 fotogrammi al secondo e le immagini hanno dimensione 720 X 576 e sono interlacciate. Nel cinema invece si usa il formato 24p, 24 frames al secondo in progressivo. Spieghiamo ora questi due fondamentali concetti, che ci permetteranno di capire le caratteristiche delle telecamere che troviamo nei negozi. Il sistema televisivo trasmette 25 fotogrammi al secondo, ma ciascuno di essi non fotografa la scena in quel venticinquesimo di secondo, ma lo suddivide in due cinquantesimi successivi (che messi insieme formano appunto un venticinquesimo di secondo)
alternando righe dispari su cui mette l’immagine del primo cinquantesimo di secondo, a righe pari su cui mette l’immagine del successivo cinquantesimo. Il fotogramma diventà perciò “ambiguo” poiché contiene in sé in contemporanea due fotogrammi successivi, interlacciati, e viene perciò chiamato 50i.
Il sistema 25p (24p per il cinema) invece è più utilizzato dalle telecamere professionali, e richiede chip e circuitistica elettronica più costosa. In esso ogni fotogramma imprime una vera e propria fotografia di un venticinquesimo di secondo, e i bordi delle figure che vi compaiono, appaiono molto più definiti e certi. Questo lo rende adatto anche a lavorazioni di scontorno in post-produzione, operazioni che sarebbero imperfette se condotte su un filmato 50i.
In questi anni si è affermato il formato HDV, alta definizione. Esso, invece di immagini PAL di 720 X 576 pixel, usa immagini di 1920 X 1080 pixel, ottenendo così una definizione notevolmente superiore. Anche l’HDV utilizza una forma di compressione. L’HD professionale si distingue dall’alta definizione consumer per algoritmi di compressione più sofisticati, che restituiscono immagini di qualità superiore, e richiedono in fase di post-produzione apparecchiature molto costose. Arriviamo così fino ai formati HD non compresso, costosissimi da gestire.